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Università
Popolare di Mestre
Il
POTERE E LE SUE FORME
Alberto
Madricardo
La meditazione
sulla natura del potere e sulle sue forme archetipiche -
nella classica distinzione, che risale ad Erodoto, tra
monarchia, aristocrazia e democrazia - è sempre stata al
centro dell'interesse della narrazione storica, della
letteratura e della filosofia. Amato o temuto, osannato
o escrato, il potere pare avere una essenza sfuggente,
insieme solare e d'ombra, sacrale e maledetta.
Da Platone ad Aristotele, a Tucidide; da Marsilio da
Padova a Macchiavelli, da Bodin a Hobbes, da
Shakespeare a Calderon de la Barca, ad Alfieri, a
Schiller, da Montesquieu a Hegel, a Marx, a Weber, da
Foucault a Canetti, a Baudrillard, ecc. la fantasia
poetica, la storiografia e il pensiero speculativo si
sono misurati con il potere.
Sempre con una certa inquetudine, forse sentendo questo
tema come "più grande di loro".
Affrontandolo cioè, più che per scelta, per obbligo, per
destino:
Il corso avvia una ricerca intorno alla eterna questione
della sovranità e del potere, dialogando con i maggiori
autori (pensatori, storici, scrittori) che con questo
tema si sono misurati, ma anche, allo stesso tempo, per
coglierne, nei passaggi storici, il mutare delle forme,
le catastrofi e le metamorfosi.
febbraio 2007 / maggio 2007
Di
seguito la registrazione delle lezioni in formato mp3
(per scaricare i files cliccare con il tasto destro sul titolo)
Lezione 01