Università
Popolare di Mestre
LA REPUBBLICA DI
PLATONE
Maria Giacometti
La tradizione ha da
sempre riconosciuto nella Repubblica probabilmente
il più importante, e senza dubbio il più
controverso, fra i dialoghi di Platone. Il dialogo
si svolge nella ricca casa del meteco Cefalo al
porto del Pireo; si svolge di notte, in un contesto
straniante, barbarico. I personaggi che agiscono nel
dialogo accanto a Socrate costituiscono uno spaccato
fortemente rappresentativo della società ateniese
della fine del V secolo, con i suoi giovani
aristocratici, i suoi ricchi, i suoi intellettuali,
i suoi artigiani di origine straniera. Nel dialogo
sono impegnati da una parte il fronte filo
tirannico, portavoce di un radicale realismo
politico; dalla parte opposta si trova il fronte
democratico, legato alla politica di Pericle; un
terzo fronte è la giovane aristocrazia ateniese,
destinataria dell’opera e rappresentata dai fratelli
di Platone. Due eventi traumatici stanno a monte del
processo intellettuale che condusse Platone a
concepire la Repubblica. Il primo fu il colpo di
stato oligarchico dei Trenta tiranni nel 404; il
secondo evento fu il processo e la condanna a morte
di Socrate nel 399 a opera del ristabilito regime
democratico, di fronte a una giuria popolare
rappresentativa dell’intera città. La morte di
Socrate segnava, agli occhi di Platone, il
fallimento e l’inadeguatezza del regime democratico.