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Scuola di
filosofia per adulti
Quarta edizione - novembre 2012 / maggio 2013 Centro Culturale Candiani
in collaborazione con Associazione casadelluomo
Associazione Culturale "Nemus"
SFI Società Filosofica Italiana (sezione di Venezia)
La prima
lezione del corso di quest’anno riprende il tema della
filosofia libertina, che nel ‘700 viene assorbita, anche
se non totalmente, nella filosofia dei Lumi, perdendo il
carattere privatistico e aristocratico che l’aveva
contraddistinta nel secolo precedente. Al maggiore
esponente dell’Illuminismo filosofico, Immanuel Kant,
vengono dedicate le successive due lezioni. Il
Criticismo kantiano segna un punto di svolta cruciale
nella storia della filosofia. Esso, infatti, supera
definitivamente l’impianto razionalistico della
filosofia del Seicento, che era ancora, vivente Kant,
oggetto dell’insegnamento universitario. Attraverso
l’innesto fruttuoso della critica scettica, derivata da
David Hume, ma senza gli esiti radicali e distruttivi di
essa, Kant definisce gli ambiti della conoscenza
possibile entro i confini di un’esperienza modellata
dalle categorie del soggetto. Anche la riflessione
filosofica ha conosciuto, in tal modo, la sua
rivoluzione copernicana. La filosofia kantiana,
tuttavia, non è esente da aporie e contraddizioni.
L’impianto dualistico che la caratterizza, la
separazione tra fenomeno e noumeno, tra filosofia
teoretica e pratica, sarà oggetto della critica
idealistica. La grande stagione dell’Idealismo tedesco
si pone il problema del superamento di tali dualismi,
evitando il rischio di ricadere nel razionalismo
formalistico leibniziano. A questo risultato si arriva
mediante la ricerca di un Fondamento, che costituisca la
congiunzione di soggetto e oggetto, di forma e materia,
di attività pratica e riflessione teoretica. Ai grandi
esponenti della filosofia idealistica – Johann Gottlieb
Fichte, Friedrich Wilhelm Schelling e Georg Friedrich
Hegel – sono dedicate le tre lezioni dopo Kant. Il
sistema filosofico di Hegel segna la fine della
filosofia classica, come si era venuta svolgendo fino ad
allora. La specializzazione e la nascita di nuove
scienze sottraggono ad essa la possibilità di ergersi a
sapere universale e la pretesa di stabilire le regole
della riflessione. Ma con Hegel i filosofi successivi
devono fare i conti, anche se per opporglisi. Contro il
sistema, contro la filosofia della storia interpretata
da Hegel in termini di un disegno razionale dello
Spirito, si scaglia Arthur Schopenhauer. La Volontà, che
soggiace a tutte le forme di manifestazione della vita,
si dispiega come forma cieca, caotica, irrazionale, che
non lascia spazio a nessuna concezione edificante e
finalistica dell’uomo e del suo agire. Anche Sören
Kierkegaard prende le distanze da Hegel, contrapponendo
al concetto generale di uomo l’individuo nella sua
singolarità, alla necessità la possibilità. Nasce
l’esistenzialismo, che verrà ripreso in Essere e tempo
da Martin Heiddeger, del quale si parlerà nell’ultima
lezione. Friedrich Nietzsche, infine, considera
disonesta ogni forma di sistema. Siamo ormai alla fine
del XIX° secolo; sulla scena della storia si affacciano
nuovi soggetti: il proletariato, le masse. Nietzsche è
il filosofo della rivolta individualistica, eroica,
contro la democrazia, contro il Cristianesimo definito
“platonismo per il popolo”, contro l’unitarietà del
soggetto riflettente e pratico. Hegeliano si dichiara,
invece, Karl Marx, teorico e critico radicale della
forma capitalistica della produzione, il cui pensiero
avrà effetti rilevanti nel XX° secolo. E su Marx
conviene tornare a riflettere anche nel XXI°. Una
lezione su John Stuart Mill, quale estremo
rappresentante della filosofia politica classica
inglese, consentirà di allargare la prospettiva sulla
questione moderna della libertà e dello sviluppo
sociale. La filosofia di Henri Bergson, infine, può
essere letta come il tentativo di ripristinare il
compito della filosofia di ergersi a sistema. Non a caso
alcuni studiosi di Bergson leggono la sua opera,
L’evoluzione creatrice, come una reinterpretazione della
filosofia di Plotino, capace tuttavia di tener conto del
livello raggiunto dalle scienze, da quelle della vita in
particolare.
Maria Giacometti
Di seguito
la registrazione delle lezioni in formato mp3 (per
scaricare il files cliccare con il tasto destro sul titolo)
martedi
6 novembre, ore 18.00
I liberi pensatori del
'700
- Maria Giacometti
martedi
20
novembre, ore 18.00
Kant: Prima Critica
-
Davide Spanio
martedi 4 dicembre,
ore 18.00
Kant:
Seconda Critica
-
Ruggero Zanin
martedi
18 dicembre, ore 18.00
L’Idealismo
-
Davide Spanio
martedi
8 gennaio, ore 18.00
Schelling - Maria Giacometti
martedi 22 gennaio,
ore 18.00
Hegel: La Fenomenologia dello spirito - Alberto Madricardo
martediì
5
febbraio, ore 18.00
Schopenhauer
- Giorgio Brianese
martedi 19 febbraio, ore 18.00
Kierkegaard
-
Alberto Madricardo
martedi
5
marzo, ore 18.00
Marx
- M. Cangiani
martedi
19 marzo,
ore 18.00
Stuart Mill
-
Ruggero Zanin
martedi
9 aprile,
ore 18.00
Nietzsche - Maria Giacometti
martedi
23
aprile, ore 18.00
Bergson
-
Giuseppe Goisis
martedi 7 maggio, ore 18.00 Heidegger
-
Stefano Maso
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