Valvola cateterica

Ovvero
Come migliorare la qualità di vita alle persone con catetere vescicale
di Luciano Urbani I.P.
Unità Operativa di Urologia ASL 12 Veneziana

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L'uso della valvola cateterica nell'assistenza infermieristica urologica domiciliare da parte dell'Unità Operativa di Urologia dell'Ospedale di Mestre dell'ASL 12 Veneziana dura fin dal 1991.

Non avendo tale presidio la possibilità di raccordo ad una sacca di raccolta, è stato utilizzato da persone che rispondevano a criteri di sufficiente autonomia e affidabilità al fine di garantire uno svuotamento regolare della vescica.

Questo prodotto ha sempre riscosso ottimi consensi perché permette una maggiore accettazione del catetere da parte dell' utente che viene recuperato più facilmente ai rapporti sociali, in quanto spesso questa situazione viene vissuta con grande imbarazzo e vergogna fino a decidere di non uscire più di casa.

La valvola cateterica garantisce una maggiore praticità nello svuotamento dell'urina, sicuramente una migliore igiene (evita di bagnarsi le dita come può avvenire quando si sfila un tappo normale) e, fatto non trascurabile, in presenza di handicap può essere usato con una sola mano.

Aumenta la sicurezza nella prevenzione da contaminazioni microbiche, permettendo all'utente di conservare l'integrità fisica, e nondimeno di risparmiare risorse economiche altrimenti utilizzate per terapie farmacologiche o per iter diagnostici, fino a determinare nei casi più gravi la necessità di ricovero ospedaliero.

Indicazioni
La nostra esperienza suggerisce le seguenti indicazioni all'uso della valvola nelle persone con catetere (maschi o femmine): 

Adatta in caso di: 

  • ritenzione acuta o cronica d'urina; 
  • incontinenza; 
  • prevenzione di lesioni da decubito del catetere dovute a trazioni o strattonamenti o al semplice peso del tubo di raccordo alla sacca di raccolta.

valvola cateterica

 

 

 

 

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luciano.urbani@inferweb.net