valvola cateterica (2)

Necessita di uso attento 
onde evitare distensione vescicale e reflusso ureterale, in quanto richiede di:
  • vuotare regolarmente e frequentemente la vescica (non superare intervalli di 2 ore); 
  • regolare la frequenza secondo indicazioni mediche per eventuali patologie correlate e terapie farmacologiche (diuretici);

 Non consigliabile

  •  se la persona non è orientata e autonoma (da valutare); 

Non adatta 
perché può determinare ostruzione del catetere in caso di: 

  • neoplasia vescicale; 
  • presenza nelle urine di sangue e coaguli (ematuria); 
  • presenza nelle urine di agglomerati litisiaci; 
  • ridotta diuresi nelle 24 ore;

Modalità d'uso
Sono necessarie per ciascun utente 2 valvole (ben identificabili per evitare la promiscuità dei presidi) per assicurare la disinfezione e la sterilizzazione periodica. 
Al cambio catetere viene applicata una valvola che si lascia in sede fino al cambio successivo (2 mesi o più se catetere in silicone, 1 mese se in lattice). 

La valvola rimossa viene disinfettata immergendola aperta in una soluzione di ipoclorito di sodio al 5% per 30 minuti; viene lavata con acqua e sapone ed asciugata; viene inviata alla sterilizzazione con ossido di etilene (non usare vapore sotto pressione, poiché il calore altera il materiale). 
La durata dei presidi indicativamente è di 12-18 mesi a seconda delle caratteristiche dell'urina e delle condizioni osservabili della valvola (pervietà, funzionalità, aspetto) equivalente a 3-5 cicli di disinfezione/sterilizzazione per valvola. 
La valvola, che è preferibile non venga rimossa dall'utente, si usa semplicemente schiacciando una leva che apre il tragitto al defluire dell'urina. 
Quotidianamente e ogni qualvolta sia necessario, durante l'igiene della persona, la valvola va lavata esternamente con acqua e sapone assieme al catetere.


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luciano.urbani@inferweb.net